venerdì 2 marzo 2012

Compri su Amazon? Ma lo sai che...




Una volta passati i diciott'anni, di norma, la lettura diviene un piacere: proprio come avviene per l'automobile e le votazioni, col raggiungimento della maggiore età spesso si passa dall'altra parte della barricata anche per quanto concerne la lettura, fino a quel momento vissuta come obbligo scolastico e noioso spreco di tempo.

Chi va all'Università ci va per propria scelta, chi compra un libro lo fa perchè brama leggerlo. Tra desiderio di conoscenza e piacere d'evasione, le pagine di un libro tengono compagnia e isolano dal mondo al tempo stesso, regalano emozioni e sedimentano saperi: un libro può sembrare un pezzetto d'Eden e poter conquistare questa fettina di paradiso in Terra grazie ad un acquisto di pochi spiccioli via web, risparmiando tempo e denaro, è una tentazione che attrae molti. E che spiega il successo planetario di Amazon.

Ma, come l'esperienza umana insegna fin dai tempi del frutto proibito di Adamo ed Eva, non c'è tentazione che non si paghi. Riporto qui di seguito un interessante articolo scritto dal collettivo Wu-Ming.

La multinazionale nascosta nel web - Il miracolo di Amazon si regge sullo sfruttamento della forza lavoro in condizioni dure e umilianti

The Morning Call, un quotidiano della Pennsylvania, ha pubblicato una lunga e dettagliata inchiesta sulle terribili condizioni di lavoro nei magazzini Amazon della Lehigh Valley. Il reportage sta facendo il giro del mondo ed è stato ripreso dal New York Times e da altri grandi mezzi d'informazione. Il quadro è cupo: estrema precarietà del lavoro, clima di ricatto e assenza di diritti; ritmi inumani, con velocità raddoppiate da un giorno all'altro (da 250 a 500 colli, senza preavviso), con una temperatura che supera i 40 gradi e in almeno un'occasione ha toccato i 45; provvedimenti disciplinari per chi rallenta il ritmo o sviene; licenziamenti esemplari su due piedi con il reprobo scortato fuori sotto gli occhi dei colleghi. E non finisce qui. Leggetela, l'inchiesta. Ne vale la pena. La frase chiave la dice un ex magazziniere: "They're killing people mentally and phisically", uccidono i dipendenti psicologicamente e fisicamente.A giudicare dai commenti in rete, molti cadono dalle nuvole scoprendo che Amazon è una megacorporation e Jeff Bezos un padrone che prima di tutto vuole realizzare profitti. Il miracolo Amazon (supersconti, spedizioni velocissime, offerta infinita) si regge sullo sfruttamento della forza lavoro in condizioni vessatorie, pericolose e umilianti. Proprio come il miracolo Walmart, il miracolo Marchionne e qualunque altro miracolo aziendale ci abbiano propinato i mezzi d'informazione negli anni. Dovrebbe essere ovvio, eppure non lo è. La notizia non riguarda un'azienda qualsiasi, ma Amazon, una sorta di gigante buono di cui, anche in Italia, si è sempre parlato in modo acritico, se non adorante e populista. The Morning Call ha rotto un incantesimo. Fino a qualche giorno fa, con poche eccezioni, i mezzi d'informazione e i consumatori accettavano la propaganda di Amazon come oro colato. D'ora in poi forse si cercheranno più spesso i riscontri, si faranno le verifiche, si andranno a vedere i bluff. Con il peggiorare della crisi, gli scettici sembrano aumentare.

Se vi interessa leggere la versione integrale di questo articolo, scritto dal collettivo Wu Ming, la trovate a questo indirizzo web: http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=5241 .
Invece l'intera inchiesta di The Morning Call la trovate, chiaramente in lingua inglese, qui: http://www.mcall.com/news/local/amazon/

Potete obiettare che questo caso clamoroso è riferito alla sezione della Lehigh Valley, a una parte tutto sommato minuscola degli immensi Stati Uniti e pressochè insignificante del pianeta, ma, in tutta onestà, visti i casi dei call center italiani o considerata la realtà dell'Esselunga di Pioltello, giusto per fare qualche esempio, credete che le sezioni locali sparse nel mondo e in Italia di Amazon riservino ai propri dipendenti maggiore considerazione e rispetto, come esseri umani prima ancora che come lavoratori? Io, nel dubbio, evito Amazon e continuo a comprare dalla mia libreria di fiducia.

AGGIORNAMENTI SULLA VICENDA AMAZON LI TROVATE QUI E QUI

15 commenti:

  1. Mi sono venuti un sacco di dubbi su Amazon ora che ho letto questo articolo.
    Ma perchè non siamo in grado di accoppiare bene efficienza e rispetto soprattutto nei posti di lavoro?
    Spero che in Italia la situazione di chi lavora per Amazon sia migliore...

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  2. meno male che compro solo libri cartacei... il futuro può attendere!

    ps: dovresti togliere le captcha!

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  3. ... Ci rimango malissimo. Non ho mai comprato da Amazon, ma pensavo di cominciare presto, vista la pochezza delle librerie nella mia zona.
    Davvero, sono perplessa e delusa. Grazie della segnalazione.

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  4. Accidenti! Non lo sapevo!
    Credevo che i prezzi fatti da Amazon dipendessero soprattutto dalle economie di scala che è in grado di attuare! @__@

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  5. ecco...se questo fa scemare ogni mio proposito di acquisti da amazon...
    ma puoi capire....

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  6. Ho un ebook reader e su interneto (ibs) ci ho comprato gli ebook ma sai che libri cartacei su internet non ne ho mai acquistati?!

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  7. pensavo di comprare su Amazon, quei pochi libri che non reperisco in biblio.. ma a questo punto.... ci penso un attimo.. :-D

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  8. io non avevo idea di questa sitiuazione. Su Amazon italia ho comprato libri, dischi e una volta anche un peluche per Sara. Conosco molti che comprano libri attraverso questo canale... questo post va senz'altro condiviso!

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  9. @ Chiara, lo spero anch'io ma, come scrivevo nel post, tenendo in considerazione altre condizioni di lavoro a dir poco scandalose che si verificano nel nostro Paese, temo ci sia poco di che sperare…

    @ Mela, anch'io compro solo libri cartacei, ma Amazon tratta anche questi articoli: meglio fare ricorso alle librerie tradizionali!
    P.S. Captcha tolti, ma tu torna presto eh!

    @ Leggivendola, di niente! E, se le librerie scarseggiano nella tua zona, puoi sempre optare per una biblioteca! ;-)

    @ Luca, purtroppo pare proprio di no.

    @ Serena, capisco eccome!

    @ Baol, a conti fatti direi che hai fatto benissimo!

    @ Nuvoleblu, sì, decisamente direi che è il caso di rifletterci un attimo!

    @ Vale, anch'io non ne sapevo nulla, fino a quando non mi è stato fatto leggere questo articolo del Collettivo Wu Ming. Non avevo mai comprato nulla su Amazon, ma è stato un duro colpo comunque, per questo ho deciso di parlarne. Ti ringrazio - anche a nome di tutti i librai che faticano a reggere la concorrenza con Amazon - se diffonderai il post. Un abbraccio!

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  10. In italia la situazione non è delle migliori...

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  11. Sono uno degli scrittori che pubblicano su Amazon. Dal punto di vista della pubblicazione, è estremamente "democratico" (pubblica tutto!). Il grosso problema è l'impressionante quantità di insulti che gli scrittori devono subire. E' una cosa indegna, davvero. E il personale è così frustrato che si crogiola in questa soddisfazione davvero indegna di una ditta seria.

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  12. @ Anonimo (del 17 gennaio 2013), ben venuto e grazie del tuo commento: il tuo è uno dei pochi casi in cui comprendo e sostengo la scelta dell'anonimato.
    Personalmente continuo a rimanere contraria a tutto il "Sistema Amazon", anche alla luce di ciò che tu mi hai scritto.

    @ Anonimo (del 23 novembre): più si approfondisce la questione, più melma si solleva. E "melma" è un chiaro eufemismo!

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  13. A me interessa che funzioni il sito, continuerò a comprare su Amazon per l'efficienza e la serieta' dimostratemi.I magazzini si trovano in europa dove nessuno ti obbliga ad essere uno schiavo,se non ti piaccciono le condizioni lavorative, cambia lavoro,punto.

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  14. Lavoratore di Castel San Giovanni19 febbraio 2013 alle ore 20:28

    Amazzonico, spero che tu finisca a fare un lavoro schifoso e sottopagato, magari proprio da Amazon, e che alle tue lamentele qualcuno ti risponda: "Se non ti sta bene, cambia lavoro!". Te lo aguro di cuore!
    Hai una vaga idea di come sia complicato trovare lavoro oggi? No, probabilmente sei uno studente figlio di papà che si fa bello con soldi non suoi. A proposito, non è che il tuo papy mi può assumere nella sua fabbrichetta che ho il mutuo da pagare?

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  15. @ Amazzonico e Lavoratore di Castel San Giovanni, un aggiornamento sul "Caso Amazon" lo trovate qui.

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