giovedì 2 febbraio 2012

Giornalisti, brutta gente




Carolina Kostner ha vinto i Campionati Europei di pattinaggio. Ancora. E' la quarta volta che le riesce questa impresa e, adesso, i giornali pullulano di aggettivi superlativi. Titoli ed occhielli parlano di "meraviglia", "esecuzione perfetta", la descrivono come "incantevole", "leggiadra", "favolosa".

Gli stessi giornali che avevano sparso fiumi d'inchiostro parlando dei suoi fallimenti, che l'avevano data per finita, gli stessi cronisti che l'avevano ribattezzata con perfidia Cadolina nel corso del suo periodo nero, in questi giorni sono tutti qui a spremersi le meningi per trovare il modo di descrivere il successo di quest'atleta in modo accattivante e non ripetitivo. Che schifo!

E la nostra atleta non è certo sola. Tanto per restare in tema di pattinaggio su ghiaccio, non mi pare di ricordare titoli che piangevano la lontananza del campione russo Evgeni Plushenko durante il suo biennio di esclusione dalle competizioni. Ma ora che lo zar è tornato, ecco qui gli scribacchini - che, purtroppo, non posso nemmeno definire di bassa lega, perchè tra loro ci sono nomi altisonanti e firme note del giornalismo sportivo - a sfornare battiture su quanto la sua prestazione sia stata formidabile, su come sia stato capace di confermare un primato sublime. Una vergogna!

Carolina, nel corso della serata di Gala a chiusura degli Europei, è stata intervistata dalle inviate di Rai Sport e con le sue parole ha confermato di essere una ragazza semplice, coi piedi ben piantati a terra, concreta e sensibile. Una ragazza che ama quel che fa, che pattina con passione, che ce la mette tutta anche se i risultati a volte premiano l'impegno e altre no. Perchè le variabili, in questo sport come nella vita, sono moltissime e non c'è mai la garanzia, per nessuno, sul ghiaccio come fuori, che tutto fili liscio.

Non credo sia un caso che Carolina abbia voluto ringraziare i suoi tifosi sottolineando come il ringraziamento non fosse rivolto solo a quelli dell'ultima ora, ma soprattutto a chi le è stato vicino e ha continuato a credere in lei nonostante le delusioni, aspettando che tornassero momenti migliori. Sono felice e orgogliosa di poter dire che ho sentito un pezzettino di quel ringraziamento anche per me, ma continuo a chiedermi come possano i giornalisti essere tanto voltafaccia.
Ho fatto parte della categoria, so che si scrive ciò che si sa verrà pubblicato - perchè i giornalisti con uno stipendio fisso sono pochissimi, la maggior parte viene pagata a pubblicazione - ma questo basta a far sputare sentenze? Il bisogno di guadagnare giustifica il fatto di ferire deliberatamente qualcuno, di spargere veleno su chi comunque ha fatto del proprio meglio?

3 commenti:

  1. E' molto triste Viviana, il denaro comanda, e non si vede solo in queste vicende purtroppo.
    Ho scritto due righe sullo stadio del ghiaccio di casate nel mio ultimo post...
    baci baci

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  2. Non sei molto carina coi giornalisti, eh! Pazienza… :-)

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  3. @ Valeria, ti ringrazio tanto per il contributo nella difesa dello stadio del ghiaccio di Casate! Tanti baci anche a voi!

    @ Elena, se sei l'Elena che immagino io è bene che tu sappia che naturalmente non ce l'ho con tutti i giornalisti ma solo con quelli che per lucro non esitano a calpestare le persone.

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