martedì 27 luglio 2010

Rubens e i fiamminghi a Como



L'immagine non rende giustizia nemmeno lontanamente all'originale e ho deliberatamente scelto di non utilizzare quella di "Borea rapisce Orizia", che negli ultimi mesi è stata riproposta quasi ossessivamente su cartelloni pubblicitari, borse, gadget...
La mostra "Rubens e i fiamminghi" ha da poco lasciato Como e la splendida Villa Olmo, salutata da uno strepitoso successo di presenze e di lusinghieri commenti. Meritatissimi, questa volta, a parer mio.

A differenza di quanto accaduto in precedenza, infatti, questa volta non solo le opere dell'artista che dava il nome alla mostra erano numerose e significative, ma vi erano pregevolissime creazioni di pittori coevi eccezionali e forse poco noti ai più.
Confesso che il mio entusiastico parere è viziato dal fatto che io ami visceralmente questo stile di pittura, sorta di fotografia ante litteram, che dedica un'attenzione minuziosa e quasi maniacale ai particolari, ai più minuti dettagli, arrivando a ricreare la luce che si riflette sugli acini d'uva o sulle scaglie dei pesci che La Pescivendola di Abraham van Beyern espone sul suo bancone. Mi sono persa, letteralmente, affascinata, nel rivolo di vino che fuoriusciva dalla brocca del Satiro sognante, nelle parole scritte sui libri della Natura morta con mappamondo e volumi in folio, nelle piume e tra la pelliccia così vivide e reali della composizione Pavone bianco... Nell'immagine qui sopra, ad esempio (so che non si vede chiaramente), accanto alle ostriche c'è un limone parzialmente privato della buccia e vi assicuro che sembrava di poter allungare la mano per staccare la scorza!
Insomma: una mostra superba, assolutamente splendida, che son ben lieta di aver visitato.

giovedì 15 luglio 2010

Zzzzzz... La zanzara si combatte così



Notte. Buio pesto. Silenzio. O quasi. Perchè qualcosa disturba la nottata: un persistente "zzzzzzzz" che non lascia presagire niente di buono. Le zanzare non pungono per perfidia: le femmine possono portare a termine la maturazione delle uova solo grazie alle proteine contenute nel sangue dei malcapitati, esseri umani o animali che siano.
Sapere che non ci pungono per puro gusto sadico, comunque, non è che allevi il prurito e allora si può agire in due modi: accendere la luce e dar la caccia alla malandrina aspirante madre o aspettare che si compia il fato, beccarsi la puntura e l'indomani attrezzarsi per prevenire ulteriori incursioni notturne.

Io, che con la ciabatta in mano alle due del mattino proprio non ci so stare (e poi, poverina, spetasciarla contro il muro...), quest'anno ho giocato d'anticipo. Gioisco alla vista dei numerosi rondoni che volteggiano chiassosi in cielo, certa che facciano una gran scorpacciata, e mi son anche procurata una bella bat box. Il Comune di Varese ha adottato questa soluzione recentemente; quello di Saronno è invece un "veterano" in quanto ad ospitalità verso i chirotteri, tanto che anche la nuova Giunta ha confermato l'impegno a favore dei silenziosi ed utili mammiferi volanti. E anche Modena e Genova, oltre alla "milanese" Buccinasco, puntano su questi animali per ridurre il numero delle zanzare e rendere più vivibili le notti estive. Buccinasco, poi, ha assunto una decisa posizione ecologica nella lotta alle zanzare: dona bat boxes ai richiedenti e nelle risaie ha liberato larve di libellula, grande cacciatrice diurna (qui l'articolo).

Dopo decenni di sciocche superstizioni e di distruzione del loro habitat, dunque, i pipistrelli vengono finalmente rivalutati, in un'ottica di battaglia biologica e rispettosa dell'ambiente e degli equilibri naturali.

La casetta è posizionata, non resta altro da fare che sperare che un bel serotino la noti e decida di trasferirsi in pianta stabile nella "villetta" con vista parco...