martedì 23 marzo 2010

Buone botte!


Nell'elenco delle "Buone notizie" non potevo non inserire delle buone nuove che avessero a che fare con le arti marziali! Sono in Quaresima, non sono morta! E di certo non è morta la mia voglia di tatami! Cliccando sulla disciplina, accedete al relativo articolo.

Sanda: un buon terzo posto europeo nella competizione internazionale di Sanda, altrimenti noto come "boxe cinese" è stato conquistato dall'atleta sardo Giovanni Cuccureddu, che ha dedicato il bel risultato conseguito in Turchia al suo maestro Giancarlo Manca.

Aikido: questa disciplina giapponese è stata scelta dagli agenti della Polizia Municipale di Finale Ligure desiderosi di apprendere tecniche di autodifesa personale che neutralizzino senza arrecare danno all'aggressore.

Tai Chi: uno studio pubblicato su una rivista internazionale di medicina alternativa mette la pratica di questa disciplina in stretta correlazione al miglioramento della forza muscolare e della densità ossea in donne affette da osteoartrite.

Karate: guardate questa donna e dite se non è graziosa. Femminile, sì? Carina e rassicurante, con quel bel sorriso aperto. Ebbene, questa signora è Chantal Jouanno, quarantenne, madre di tre figli, sottosegretario all'Ambiente francese e, da domenica 7 marzo, campionessa di Francia di karate.

P.S. Qui accanto trovate "Il lavoro uccide" coi link aggiornati quotidianamente alle notizie di cronaca di chi muore sul - o per il - lavoro. Perchè, lo ripeto, sono in Quaresima, ma non sono morta. E non è morta la mia coscienza.

6 commenti:

  1. quando lo sport aiuta davvero mi verrebbe da dire!
    Chissà se fanno arrabbiare quel ministro durante il consiglio cosa potrebbe succedere... naturalmente scherzo.
    un saluto
    buona giornata

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  2. Dovrei convincere mia mamma a fare tai chi, che le farebbe così bene!

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  3. * Ernest, più che di "sport" parlerei di "disciplina". Disciplina che senza dubbio torna molto utile anche a quel ministro... :-D

    * Baol, decisamente sì!

    * Cinciamogia, insisti. Vedrai, una volta cominciato non saprà più farne a meno!

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  4. La scelta dell'aikido come autodifesa da parte delle forze di polizia mi lascia un po' perplesso... probabilmente è uno stile diverso da quello che ho praticato io (magari addirittura elaborato appositamente), perchè con le leve articolari che mi insegnavano è quasi impossibile "neutralizzare senza arrecare danno". Mi spiego meglio: in una situazione di lotta reale, dove si devono portare le tecniche in una frazione di secondo, se l'avversario non è in grado di riconoscere la leva al volo e assecondare il movimento (e c'è da scommettere che non lo sia) finisce quasi certamente con un polso rotto o una spalla slogata.
    Ammettendo anche che si utilizzino solo tecniche prive di leva per atterrare l'avversario (kokyu-nage) e le leve per immobilizzarlo al suolo, si tratta comunque di una strategia applicabile unicamente in un combattimento contro un solo avversario (infatti contro più avversari non è possibile fermarsi per immobilizzarne uno, altrimenti si viene massacrati!)
    Per non parlare del fatto che nell'aikido (almeno quello che ho praticato io) gli attacchi vengono portati in modo molto "codificato", e non ci si esercita sulla difesa contro combinazioni di pugni/calci o contro prese di lotta.
    Insomma, l'aikido mi piace molto, ma ai fini della difesa personale continuo a considerare altre arti marziali (tipo il Wing Tzun, per citarne una che conosco) molto più efficaci e flessibili.

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  5. * Luca, difficile capire, leggendo un articolo di giornale, cosa realmente vogliano ottenere da questo tipo di allenamento i Vigili di Finale Ligure. Per quanto ne so io di leve articolari - non pratico Aikido, ma nel T'Ien Shu ci sono svariate leve articolari e, se devo dirla tutta, sono tra le cose che prediligo studiare ed applicare - devo dire che concordo abbastanza con te, nel senso che in allenamento sappiamo che è necessario non opporre resistenza ad una leva, onde evitare lussazioni e slogature. Nel nostro caso, poi, le leve si esercitano anche su attacchi di spinte e, dopo una deviazione, di pugni. Certo, difficilmente un delinquente non tenterebbe di opporre forza ad una torsione di questo genere, ma ciò detto, credo occorra valutare le alternative. Una leva articolare, per quanto dolorosa, non è lontanamente paragonabile ad un chui alla gola o al plesso solare nè, men che meno, ad una manganellata... Non so quali fossero le alternative valutate a Finale Ligure, ma tra quelle da me qui ipotizzate credo che la leva articolare sia indubbiamente la meno cruenta! Ciao!

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