venerdì 22 agosto 2008

Il mondo nuovo



E due! La mia cara Raffa non sbaglia un colpo: due libri mi ha regalato e due libri ho divorato, completamente affascinata. Il primo mi aveva tenuto compagnia durante la malattia, il secondo me l’ero tenuta in borsa col proposito di leggerlo al mare ma l’ho terminato prima ancora di sbarcare a Porto Torres.

Il Mondo Nuovo è il mondo in cui tutto viene pianificato nel nome del razionalismo della produttività e del materialismo. Non vi sono guerre né malattie, la vecchiaia è illusoria. Si nasce dopo essere stati concepiti e prodotti in provetta, durante i primi attimi di vita già si viene condizionati in modo tale da divenire gli esseri utili per la collettività di domani, da adulti si può accedere liberamente a qualsiasi piacere materiale, dalla droga al sesso, il tutto all’unica condizione di rinunciare alla propria individualità. Individualità che, comunque, di fatto non esiste, poiché sin dal concepimento si viaggia in provette affiancate ad altre provette, che vengono monitorate e manipolate e condizionate per divenire gli adulti del domani.
Adulti che producono e consumano.
Adulti che ameranno gli sport all’aria aperta ma odieranno la campagna ed i fiori, ad esempio, perché, come spiega il Direttore, “le primule e i paesaggi hanno un grave difetto: sono gratuiti. L’amore per la natura non fa lavorare le fabbriche. Si decise di abolire l’amore della natura, ma non la tendenza ad adoperare i mezzi di trasporto. Era infatti essenziale che si continuasse ad andare in campagna, anche se la si odiava. Il problema consisteva nel trovare una ragione economicamente migliore della semplice passione per le primule e i paesaggi. Ed è stata trovata. Noi condizioniamo le masse a odiare la campagna – conclude il Direttore - ma contemporaneamente le condizioniamo ad amare ogni genere di sport all’aria aperta. Nello stesso tempo facciamo sì che tutti gli sport all’aria aperta rendano necessario l’uso di apparati complicati. In questo modo si consumano articoli manufatti e si adoperano i mezzi di trasporto”.

Inquietante, vero? Beh, pensate che questo romanzo è del 1932.
E ancora più inquietante, se possibile, è Ritorno al mondo nuovo, in cui Aldous Huxley riesamina ogni sua profezia alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni, giungendo alla conclusione che molte delle sue più nefaste previsioni si erano avverate e fanno già parte del presente, nell’anno 1958.


P.S. Raffa, sei incredibile! Persino la copertina hai azzeccato! A me piace un sacco Escher!

P.S. II - Chi ha avuto modo di guardare il film "Demolition man" troverà certo famigliare il nome di Lenina Huxley...

Titolo: Il mondo nuovo - ritorno al mondo nuovo
Autore: Aldous Huxley
Traduttori: Lorenzo Gigli e Luciano Bianciardi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2000


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