domenica 30 marzo 2008

Reggio Emilia - genius export


Sono giovani, sono donne, sono intelligenti e colte e... sono cervelli in fuga.

Un fenomeno, sia chiaro, quello della "fuga" dei nostri giovani laureati, esteso a tutto il Paese, ma che deve a Reggio Emilia il fatto che, almeno qui, di questi cervelli fuggitivi si parli: le Dottoresse Maria Chiara Manzini e Sara Benetti hanno scelto di fare il lavoro per il quale hanno studiato e vengono addirittura retribuite per questo! Fantascientifico? Certo, almeno in Italia. Ecco perchè se ne stanno una a Boston e l'altra in Irlanda...

Qui trovate gli articoli.

Non che questa sia una novità dei giorni nostri: Rita Levi Montalcini, ad esempio, negli U.S.A. c'è stata per trent'anni e già nel 2004 ricordava come gli Stati Uniti fossero un paradiso per la ricerca mentre l'Italia si lasciava "derubare" delle più brillanti e giovani menti.

E anche nei rari casi in cui avviene il contrario, cioè che un ricercatore straniero accetti di venire a lavorare in Italia, la strada è decisamente in salita: l'esempio della Dottoressa Sylvie Braibant è eclatante.

Ad oggi, inserendo il suo nome nel sito dell'Università di Bologna, risulta ancora operante presso il Dipartimento di Fisica... chissà se le cose sono effettivamente andate per il meglio o se si tratta solo di un mancato aggiornamento del sito web?

2 commenti:

  1. l'Italia a volte sembra uno stagno... immobile, incapace di vedere le risorse che ha per rinnovarsi...

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  2. Già, e da questo pantano son sempre più a migrare verso altri lidi...

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