venerdì 18 gennaio 2008

Venezia - L'Italia non è Napoli


Potrebbe sembrare ovvio, ma evidentemente così non è. Da un lato il Vice Presidente della Regione Veneto ha dato il via ad una campagna pubblicitaria proprio in tal senso (campagna rivolta prevalentemente ai turisti tedeschi), per rimarcare le bellezze tanto naturali quanto architettoniche e storiche della Regione; dall’altro la Jervolino ha accusato il colpo, denunciando l’assenza di cooperazione del collega veneto e lamentandone la scelta.

Ma se Napoli affoga nell’immondizia è forse giusto lasciare che all’estero si faccia di tutta l’erba un fascio, con l’equazione “Napoli = Italia = immondizia”? Se il capoluogo campano è sprofondato, ancora una volta, nell’emergenza rifiuti, perdendo – pare ovvio – parecchi probabili introiti derivanti dal turismo, la stessa sorte dovrebbe forse toccare ad altre città d’arte, di storia, di cultura, di cucina e di natura italiane, che pure non vivono la stessa pluriennale “emergenza”?

Personalmente non solo appoggio la scelta effettuata dal Vice Presidente della Regione Veneto, ma se dipendesse da me lancerei simili campagne pubblicitarie anche a favore di città come Roma, Firenze, Cagliari, Aosta, Catania… L’Italia è un Paese meraviglioso e trovo ingiusto che venga conosciuto all’estero per le proprie pecche piuttosto che non per i propri pregi. Napoli è Napoli. Una parte dell’Italia. Ma solo una piccola parte.

2 commenti:

  1. Io non sono propriamente d'accordo...
    fare di tutta l'erba un fascio è una cosa stupida... e puntualizzare che l'erba non è un fascio credo sia altrettanto stupido... sarebbe bello invece vedere un cartellone in cui qualcuno scrive: ci stiamo impegnando affinche Napoli sia come Venezia... ma questo esiste nel mondo dei sogni e della solidarietà.

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  2. Hai ragione, purtroppo, quando dici che questo avviene nel mondo dei sogni e della solidarietà. Un mondo parecchio distante da quello reale.
    Io sono indignata per l'immagine che all'estero si stanno facendo dell'Italia, per questo sono d'accordo con chi puntualizza - forse stupidamente - che non tutta l'erba è un fascio. Certo, l'ideale sarebbe se la classe politica si impegnasse affinchè venissero RISOLTE le emergenze, grandi o piccole che siano, invece di starsene lì seduti ad intascare quattrini grazie non solo a stipendi colmi di zeri ma anche a mazzette che arrivano da più parti. Purtroppo questo non avviene e allora c'è chi si vede costretto, magari facendo ricorso a mezzi tutt'altro che solidali, a correre ai ripari per salvaguardare il turismo in Italia. Francamente, se fossi una cittadina napoletana penso che i rifiuti di casa mia andrei a depositarli, puntuale come un orologio svizzero, tutti i santi giorni presso la sede comunale o, meglio ancora, sotto casa del sindaco. Vedi da lì come sparirebbero in fretta!
    Ma, come sempre, a Napoli come del resto d'Italia (e forse del mondo) ad andarci di mezzo sono sempre e soltanto i "piccoli". :(

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