mercoledì 23 gennaio 2008

A letto ho letto

Quarto giorno a letto con l’influenza, quasi due chili di peso persi, un’insofferenza ormai conclamata nei confronti di riso e pasta in bianco (anche se oggi pomeriggio sono riuscita a mangiare addirittura una mela e stasera ho cenato con del succulento prosciutto cotto ed una patata lessa…) e tanto, tanto, tantissimo tempo da riempire.
Dopo il primo giorno a letto, trascorso in larga misura col telecomando in mano a far zapping, ho deciso che ci doveva essere un modo meno sciocco per passare il tempo. Così ho iniziato a leggere.


Il primo libro agguantato è stato “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, regalatomi tempo fa da una carissima amica e mai terminato (lavoro, palestra, fidanzato, uscite con gli amici… vita varia). Tanto per andare sul sicuro l’ho ripreso daccapo e l’ho terminato in una mezza giornata. Letteralmente divorato. Perché la storia è avvincente e unica. La vicenda, come si può facilmente intuire dal titolo, prende il via dalla morte violenta di Wellington, un cane, e dalle indagini del quindicenne Christopher Boone, amante di Sherlock Holmes, della logica e della matematica. Christopher inizia a raccogliere indizi e a scrivere un libro sul caso, il tutto naturalmente dal suo punto di vista. Un punto di vista decisamente particolare, perché Christopher soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo, ed ha quindi un rapporto molto problematico con il mondo. Ma proprio indagando sulla morte di Wellington, Christopher si imbatte in un mistero di ben altra importanza, un mistero che lo riguarda da vicino e che potrebbe rivoluzionare la sua vita. Non racconto altro, per non guastarvi la sorpresa, ma raccomando nel modo più assoluto la lettura di questo libro (che, tra le altre cose, ha il merito di portare il lettore ad aprire spiragli di riflessione sulla “diversità”).


Poi, in un sussulto di ribellione verso l’ennesima, idiota edizione televisiva de “Il Grande Fratello”, ho riletto “1984” di George Orwell. Scritto nel 1948, “1984” è chiaramente un libro che immagina il futuro; un futuro in cui il mondo è diviso in tre super-Stati in guerra tra loro. In Oceania – luogo in cui è ambientata l’opera – la società è governata secondo i principi del Socing, il socialismo inglese, dal Grande Fratello che tutto vede e tutto sa, grazie alle telecamere installate in ciascun singolo appartamento, lungo le strade, nelle piazze, negli uffici. Tutto è permesso, non vi sono divieti. Non c’è, almeno, nessun divieto scritto. Ma è proibito pensare, a meno che non si pensi secondo i dettami del Socing; è proibito amare, a meno che non lo si faccia per riprodursi; è proibito divertirsi, a meno che non ci si diverta con i programmi di propaganda del Grande Fratello… E la Psicopolizia vigila instancabile, arresta, interroga, vaporizza. Il Times pubblica notizie che vengono rettificate il giorno successivo. Perché modificando il passato si modifica il presente. Le comunicazioni del Ministero dell’Abbondanza annunciano trionfanti aumenti nel razionamento della cioccolata a venti grammi a settimana, quando soltanto il giorno prima era stata annunciata la riduzione a venti grammi a settimana… Possibile che tutti l’avessero mandata giù?, si domanda Winston, il protagonista. Sì, possibile. Tutti l’avevano mandata giù. Acriticamente. Senza domande e senza pensare. Proprio come desidera il Grande Fratello. Perché far domande e pensare sono psicoreati. A meno che non si pensi secondo i dettami del Grande Fratello, è chiaro. E altro psicoreato è il desiderio. Si fa sesso per riprodursi. E se la riproduzione non avviene, ci si lascia e si cambia partner…Persino la famiglia diventa, di fatto, una sottosezione della Psicopolizia: mentre i genitori vengono incoraggiati a far figli per il partito e ad accudirli amorevolmente, i figli vengono sistematicamente istigati a rivoltarsi contro i genitori, a spiarli, a denunciarne le mancanze e le debolezze.
Ora che il 1984 è passato, questo romanzo è utile per vedere quanto, di ciò previsto dal visionario Orwell, si sia realizzato: la tecnologia come mezzo di controllo sociale? La persecuzione degli oppositori politici nei focolai dittatoriali ancora presenti nel mondo? La strumentalizzazione dei mass media?… E, comunque, meglio “1984” dello pseudo-reale “Grande Fratello” televisivo!

Titolo: Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Autore: Mark Haddon
Traduttore: Paola Novarese
Editore: Einaudi
Anno di edizione: 2005

Titolo: 1984
Autore: George Orwell
Traduttore: Gabriele Baldini
Editore: Mondadori (Oscar Classici Moderni)
Anno di edizione: 1989

4 commenti:

  1. mi hai incuriosito molto con il libro "lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte"....mi sembra molto bello e molto avvincente...
    un bacio eri

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  2. Lo è, ti assicuro!
    E si legge proprio tutto d'un fiato!
    Te lo raccomando nel modo più assoluto! :)

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  3. ciao cara,
    ho appena finito di leggere il libro che hai consigliato "lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte"...veramente carino...e il protagonista nella sua innocenza dice un sacco di cose vere che noi a volte ignoriamo !!!
    continua a consigliarci libri...mi piace un sacco
    baci baci eri

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  4. Ciao bellaaaa!!! Come sono contenta che tu abbia letto questo libro e ti sia piaciuto!
    Come vedi, di libri ne consiglio sempre... he! He! He!
    Un bacione grosso grosso e grazie mille di essere passata!

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