giovedì 24 gennaio 2008

Leggere Lolita a Teheran



Azar Nafisi, insegnante di letteratura straniera in diversi atenei di Teheran, nel ventennio successivo alla rivoluzione di Khomeini ha dovuto cimentarsi con un compito estremamente difficile: mentre la violenza dilagava nelle strade, mentre le nuove generazioni venivano progressivamente esposte alla catechesi islamica, lei doveva continuare ad insegnare letteratura straniera, una delle più temibili incarnazioni del Grande Male Occidentale. Ma come leggere romanzi come “Daisy Miller” e “Il grande Gatsby” mentre le donne vengono nuovamente obbligate a coprirsi i capelli, ad uscire di casa solo se accompagnate dal marito o da un parente maschio? Come analizzare opere come “Via col Vento” mentre si rischia di essere fermate per strada, arrestate, perquisite, incarcerate se colpevoli di essere truccate in viso? Come affrontare lo studio di “Lolita” mentre le bombe cadono sulla città?

Eppure questa tenace e forte insegnante trova il modo per andare avanti, anche grazie ad un gruppo di coraggiose ragazze che non vogliono rinunciare alla loro libertà intellettuale, che non vogliono annientare ed uniformare il loro animo così come sono state costrette ad uniformare il loro abbigliamento, annientare il loro aspetto.
Una autobiografia sconvolgente e coinvolgente. Un libro che ogni donna dovrebbe leggere. Un po’ “L’attimo fuggente”, un po’ “Monna Lisa smile”, ma con l’aggravante che si tratta di una storia vera, di vita vissuta, di cadute e risurrezioni reali.

Titolo: Leggere Lolita a Teheran
Autore: Nafisi Azar
Traduttore: Serrai R.
Editore: Adelphi
Data di Pubblicazione: 2007

P.S. Con questo libro dichiaro chiuso il mio periodo di malattia! YAHOOOO!!!

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