venerdì 4 gennaio 2008

La certezza della precarietà



Ecco, ci risiamo. L'autobus è passato con un ritardo impressionante, lasciando me e chi come me non può permettersi il lusso di stare a casa nelle giornate nevose al gelo.

E poi ti tapezzano la città con cartelli che ti invitano a lasciare a casa l'auto ed usare i bus!

Ma io dico: almeno ci fossero, i bus!

Invece un po' ci sono e un po' no, un po' fanno scioperi selvaggi e un po' trovano traffico, un po' sta nevicando e un po' è giorno di mercato...

Naturalmente, in vista delle elezioni, tutti lì a promettere migliorie, ad assicurare maggior servizio del trasporto pubblico... Poi, una volta eletti nel consiglio di Circoscrizione, tutto finisce nel dimenticatoio.

Esattamente come succede ben più in alto, laddove si era promesso di rivedere la Legge Biagi e ci si ritrova ancora con un pugno di mosche in mano.

E a noi poveri tapini rimane solo la certezza della precarietà. Nel lavoro come sugli autobus.

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